SOLITUDO - VISIONI PER UNA COMUNITA’ CREATIVA
Performance di danza contemporanea di comunità
a cura della coreografa Doriana Crema, con l'accompagnamento di Fabio Castello, Raffaella Tomellini, il paesaggio sonoro di Paolo De Santis, le musiche dal vivo di Federico Marchesano e la partecipazione di oltre 30 danzatori e cittadini.
Nell’ambito del progetto di Associazione Didee, La Piattaforma. La Città Nuova 2019 – Danze e visioni per una comunità inclusiva.
SOLITUDO – Visioni per una comunità creativa è un progetto di danza contemporanea di comunità itinerante che si è sviluppato a partire dall’esperienza laboratoriale e dalla condivisione di pratiche performative.
La parola SOLITUDO, un termine che per ciascuno rimanda a significati ed esperienze intime, oltre che immagini, ipotesi di un passato, un presente e un futuro modo di intendere ed essere nella propria solitudine, l’esperienza SOLITUDO arricchisce il singolo a favore del gruppo, offre l’opportunità di vivere lo scambio e le dinamiche di una comunità, uno sguardo semplice, pulito e rigenerato sul sentire e sul vivere la propria visione della vita.
Un oggetto di mediazione accompagna il lavoro sin dall’inizio, l’asse di legno, usata come strumento di relazione tra corpo e azione, tra corpo e spazio, tra corpi.
L’asse come metafora di forme semplici, essenziali, diventano di volta in volta una tavola, un peso, un appoggio, un ingombro ma anche uno strumento per dare voce a movimenti interiori, per essere elemento fondante di una struttura, per essere uno strumento del costruire e destrutturare, trasformare e infine incontrare l’altro.
SOLITUDO oggi è una piccola comunità permanente che condivide alcuni momenti di pratiche con chi desidera avere uno spazio di esperienza con il corpo, le assi e azioni performative pubbliche, in spazi non convenzionali, nel tentativo ogni volta di aprire domande, guardarsi dentro, dare spazio al dubbio ma forse anche, sentirsi meno soli.
SOLITUDO prende spunto da una riflessione condivisa sui principi del vivere quotidiano dei monaci.
Partendo dal testo di Enzo Bianchi “ogni cosa ha la sua stagione” e dall’esperienza diretta con la vita all’interno del monastero di Bose, nello scorrere i temi del silenzio, della solitudine, della comunità, della semplicità, cerchiamo di comprendere come sia possibile che: “così in cielo così in terra” possa trovare corpo e concretezza nei gesti di ogni giorno, ci chiediamo come la vita possa incarnare un vivere più autentico nei gesti come nella parola.
Ci chiediamo come accogliere nello stesso tempo le contraddizioni insite del vivere, il disagio, la paura, la rabbia che si insinuano nei nostri pensieri, nei nostri atti e del come integrarli per dare loro spazio ed espressione.
Per entrare nella profondità del gesto quotidiano è necessario entrare in contatto con la propria profondità, la propria solitudine, afferrandola, affinché vissuta pienamente, possiamo scoprirne la forza che sottende e lasciare che possa diventare strumento per costruire ponti per l’ incontro con l’altro e con gli altri.
«SOLITUDO oggi è una piccola comunità permanente che condivide alcuni momenti di pratiche con chi desidera avere uno spazio di esperienza con il corpo, le assi e azioni performative pubbliche, in contesti non convenzionali, nel tentativo ogni volta di aprire domande, guardarsi dentro, dare spazio al dubbio ma forse anche, sentirsi meno soli», spiega la coreografa Doriana Crema.
Penso all'archeologia,
a ciò che resta, alla polvere che si posa sull'essenza.
Ecco l'essenza che appartiene alla vita per l'eternità. MIy. Hq
Credit
Con la direzione artistica di Mariachiara Raviola nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova 2019 di Associazione Didee
SOLITUDO – VISIONI PER UNA COMUNITA’ CREATIVA
a cura di Doriana Crema con l'accompagnamento di Fabio Castello e Raffaella Tomellini
con la presenza di Raffaella Antona, Federica Buzzi, Fabio Castello, Simona Ceccobelli, Lucio Celaia, Doriana Crema, Adriana Cuzzocrea, Sara Gambini Rossano, Ilaria Lusetti, Aldo Rendina, Raffaella Tomellini, Christian Toro
e la partecipazione di Ams Berete, Elena Borgna, Ignazio Bortot, Rosa Cerritelli, Nicoletta Ciari, Patrizia Corte, Margherita Fantini, Annamaria Frammartino, Chiara Beatrice Ghini, Candida
Leonforte, Chiara Lo Cascio, Martina Manera, Eleonora Milan, Elena Origlia, Cyrille Oulane, Daniela Pagani, Mara Roberto, Giuseppe Saccotelli, Sara Saccotelli, Maria Elena Seidenari, Valentina Stassi
paesaggio sonoro Paolo De Santis |musiche dal vivo Federico Marchesano | foto e video Sandro Carnino | testi poetici Arianna Perrone
Info: FB Solitudo, This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Realizzato da
Associazione Didee e Associazione Filieradarte
nell’ambito di La Piattaforma -La Città Nuova. Danze e visioni per comunità plurali 2019
Direzione artistica: Mariachiara Raviola e Rita M. Fabris
Comunicazione e promozione: Patrizia Veglione
La Piattaforma - La Città Nuova 2018-2020 è un progetto multidisciplinare, curato da Associazione Didee e Associazione Filieradarte, che promuove la danza e un nuovo sguardo sullo spettacolo dal vivo indagando il ruolo delle arti performative partecipate e il lavoro artistico e di cura come risorsa per la comunità, a sostegno dell’innovazione civica. Un programma di eventi, workshop, conferenze, forme di produzione immateriale, generative di esperienze e benessere.
Con il contributo di MiBAC, Regione Piemonte, Fondazione CRT
In collaborazione con Città di Torino, Torino Jazz Festival, Fondazione per la Cultura Torino, Università degli Studi di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Fondazione Piemonte dal Vivo, Lavanderia a Vapore, Open Incet, EDIT - Torino, Le Sillabe - Associazione culturale
In rete con Comunità di Bose, DOC scs, Istituto Salvemini - Torino, Polo di Scenografia - Center for Set Design
Info: FB Solitudo
Info La Piattaforma: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. | www.piattaforma.eu | Fb La Piattaforma. Nuovi corpi, nuovi sguardi| Fb Associazione DIDEE
Photo di Sandro Carnino