Pasto a Due

Domenica 17 e Lunedì 18 luglio
ore 23.00
Galleria di Diana Reggia di Venaria - La Venaria Reale

prima nazionale

un appuntamento Teatro a Corte / La Piattaforma - Sezione Coup de Foudre

Pasto a Due Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea - Cie ZEROGRAMMI / FONDAZIONE TPE
una creazione di e con Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea | collaborazione alla coreografia Chiara Guglielmi | collaborazione alla regia Martim Pedroso | consulenza drammaturgica Fabio Chiriatti | disegno luci Stefano Mazzotta | produzione Cie. Zerogrammi, Fondazione Teatro Piemonte Europa, Festival Teatro a Corte | coproduzione Teatro da Garagem | con il sostegno di Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali un ringraziamento a Prod. Ao Quadrado, Materiais Diversos, Teatro Nacional D. Maria II  (Pt)
in collaborazione con La Piattaforma Teatrocoreografico 2011, Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte

Potere è esercizio del confine. Come tracciare e percorrere le linee dell’esistere e sperimentare al contempo il territorio interrogativo del coesistere. Dove si svela il vocabolario della possibilità. Potere è un gioco di equilibrismo morale. Lavoro resistente e geometria del limite. Privare o privarsi di fronte al banchetto della proprietà. Questo pasto a due, tavola imbandita delle possibili conquiste, è un trattato sulla forza, sul cedere e opporre, sul consumare o conservare, soccombere e rinunciare o assoggettare, riportato con ossessione maniacale da ciò che resta di due corpi sorpresi nell’atto del contendere. Sono i fratelli della tragedia senecana Tieste, spietati per brama di possesso, sono ciò che ne rimane, ombre terribili, uccelli della notte, a ricordare Tantalo, espressione di contesa, odio, atrocità. Siedono composti alla tavola imbandita su cui si consumerà la più efferata delle vendette. Con PASTO A DUE si chiude il dittico ispirato al mito degli Atridi, intrapreso con la precedente creazione PUNTO DI FUGA.

www.zerogrammi.org

foto di Stefano Mazzotta